Quali ripercussioni può avere l’uscita dall’Unione Europea del Regno Unito sul settore dei trasporti e sull’economia britannica?
Secondo alcune statistiche l’export italiano potrebbe subire una perdita pari ad un miliardo e 700 milioni di euro, i settori più a rischio secondo le statistiche sono quelli dei mezzi di trasporto e della meccanica strumentale, ma anche delle aziende, soprattutto a rischio i produttori di vino e spumante italiano per l’anno 2016 hanno decretato come primo mercato mondiale il Regno Unito.
Questo referendum oltre che poter causare una possibile destabilizzazione del commercio europeo potrebbe causare anche una ripercussione sull’economia interna del Regno Unito stesso, da come possiamo evincere da questo report sulle conseguenze del Brexit:
Gli investitori stranieri potrebbero essere portati a spostare le loro fabbriche di produzione sul continente britannico, mentre allo stesso tempo 2 milioni di cittadini europei potrebbero dover richiedere il visto ed un permesso di residenza per poter continuare a vivere in Regno Unito, in caso contrario potrebbero essere forzati a rimpatriare nella loro nazione di provenienza.
Spedire in Regno Unito, come funziona dopo il Brexit?
Al momento non si hanno notizie ben precise in merito ma l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea potrebbe apportare variazioni sui costi di spedizione di pacchi e sulle procedure di norma utilizzate per effettuare una spedizione, ma le sorti sono ancora tutte da decidere.
Il Regno Unito potrebbe in futuro essere classificato dai corrieri espressi una nazione extraeuropea, di norma questo comporta un aumento dei prezzi di spedizione rispetto al costo attuale.
Le nazioni non appartenenti all’Unione Europea e quindi classificate nazioni extraeuropee possono infatti apportare restrizioni sui prodotti da spedire come per esempio: olio, vino ed altri varie tipologie di prodotti alimentari, oppure apportare restrizioni sul quantitativo di merce da spedire, diretta verso queste nazioni.
Le spedizioni dirette in Regno Unito da altre nazioni come ad esempio l’Italia, dal momento in cui per via del Brexit non appartiene più all’Unione Europea risulterebbero spedizioni di prodotti non comunitari, pertanto per fare in modo di non avere problemi e permettere le consegne dovranno rispettare le nuove leggi di Londra che a breve potrebbero entrare in vigore, praticamente potrebbero provvedere l’applicazione di dazi doganali per la merce destinata in Regno Unito ponendo fine al libero scambio delle merci.
Delucidazioni finali sul Brexit ed il settore dei trasporti:
Attualmente il Brexit ha avuto solamente un effetto politico e non ha provocato nessuna ripercussione o variazione sulle normative adottate per il settore delle spedizioni, come per esempio: dazi, oneri, tasse etc, pertanto le normative e procedure rimarranno sempre le stesse ed invariate fino al momento in cui il Regno Unito rinegozierà gli accordi con l’Unione Europea.
In prospettiva finale gli ostacoli previsti potrebbero essere svariati come per esempio: la gestione dei dati sensibili e della privacy, l’applicazione di dazi doganali, l’inclusione di nuove direttive sulla gestione delle spedizioni ed eventuali nuove tipologie di controlli alle frontiere.
Detto questo teniamo a precisare che ad oggi il tutto è ancora da decidere e da decretare, pertanto i servizi erogati da noi di SpedireSubito.com al momento non saranno soggetti ad alcuna tipologia di variazione, sulle procedure da eseguire per la spedizione e sul relativo costo delle spedizioni dirette nelle aree interessate.
Se hai un dubbio o semplicemente hai bisogno di chiarimenti, puoi contattare il nostro supporto clienti, saremo lieti di aiutarti, puoi scriverci, telefonarci o aprire un ticket dalle 9 alle 19.30 dal lunedì al venerdì.